Dalla parte degli insegnanti

 

Le violenze nella scuola, sempre più numerose contro gli insegnanti, sono perpetrate da genitori, alunni e dirigenti.

La situazione che è andata peggiorando negli ultimi anni, ha visto la perdita costante del ruolo del docente che non si ritrova più in un ambiente dove le umiliazioni sono all’ordine del giorno.

L’impressione è che le tre componenti si siano alleate per combattere contro una professione ormai senza speranze per puntare alla distruzione di un modo di essere tradizionale nel quale l’insegnante era al centro dell’istituzione scolastica e colonna portante della scuola.

Le continue umiliazioni, possono generare paure e la possibilità che la “perdita del centro”, sfoci in un assoluto decadimento psicologico dove non è più possibile lavorare con dedizione e, dove la passione di un tempo, può essere completamente dimenticata per far posto ad una perenne condizione di sbigottimento dato da un mestiere che non gli appartiene più.

La categoria degli insegnanti, ha adottato negli ultimi anni, la china della caducità su tutti i fronti: culturale, di prestigio, di immagine, equiparando la cattedra sullo stesso piano degli alunni e perdendo il primato del sapere in una società dove il valore dell’istruzione è relegata ai mezzi di comunicazione.

La situazione attuale, conseguenza di una politica ministeriale inadeguata, continuerà sicuramente a peggiorare se non ci sarà un ritorno alla scuola di una volta dove il docente poteva disporre di una libertà di insegnamento scevra da ogni repressione psicologica.

 

Se volete raccontare la vostra storia o denunciare violenze ai vostri danni, scrivete a:

dalla parte degli insegnanti

Mail: multicitipromo@gmail.com

 

 

Dalla parte degli insegnanti - Libro di Dario Antiseri

 

La continuità e la salvezza della società umana dipendono oggi dalla scuola in misura ancora maggiore che nel passato". Così Albert Einstein. E, in realtà, solo "menti aperte" costituiscono il presidio più sicuro di una "società aperta", libera, solidale, accogliente. da qui l'urgenza di pratiche didattiche che, illuminate dalla riflessione epistemologica ed ermeneutica, si configurino come strumenti efficaci indirizzati alla formazione di menti critiche. Conseguentemente, schierarsi dalla parte dell'impegno formativo e della funzione sociale degli insegnanti, in anni in cui la scuola ha subito e seguita a subire ferite da una politica dissennata, vuole essere un segno di speranza in un futuro non avvelenato da una rassegnata resa ai fatti.

 

Fonte:https://www.ibs.it/dalla-parte-degli-insegnanti-libro-dario

antiseri/e/9788835028420srsltid=AfmBOoq2Um2gBzYJWxJsb8aDvnT8_BYUPfROmAjTt2Coy2onLbJwhy25

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dario antiseri

 

Originario della città umbra di Spello, si laurea in filosofia nel 1963 presso l'Università di Perugia; ha poi proseguito i suoi studi presso varie università europee sui temi legati alla logica matematica, all'epistemologia ed alla filosofia del linguaggio. Divenuto libero docente nel 1968 ha iniziato l'insegnamento presso l'Università "La Sapienza" di Roma e l'Università di Siena. È inoltre membro dell'Advisory Board del Centro Studi Tocqueville-Acton. Dal 1975 al 1986 è stato ordinario di filosofia del linguaggio presso l'Università di Padova mentre, dal 1986 al 2009, ha assunto la cattedra di "Metodologia delle scienze sociali" alla LUISS di Roma per poi ricoprire l'incarico di preside della Facoltà di Scienze politiche della stessa Università tra il 1994 ed il 1998. Nel febbraio del 2002 è stato insignito, assieme a Giovanni Reale, di una laurea honoris causa presso l'Università Statale di Mosca. Collabora stabilmente con il quotidiano Avvenire. Ha pubblicato soprattutto testi didattici di filosofia largamente utilizzati.